titolo originale: ABI: Associazione ...BRIGANTI Italiani?
lettera a: |
il Giornale (pubblicazione da verificare) |
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La STAMPA (pubblicata il 28-Nov-2oo3) |
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Avvenire (pubblicazione da verificare) |
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Repubblica (pubblicazione da verificare) |
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illustrissimi: dalla puntata di
'Mi-Manda-Rai3' andata in onda ieri sera (Mer26nov) ho appreso di un
ennesimo, ma questa volta veramente incredibile, 'vezzo' delle nostre amate
Banche. Ecco, immaginiamo che un
assegno venga regolarmente versato da un cliente e passi quindi (nella logica
di ogni persona obiettiva ed onesta) sotto la responsabilità dell'Istituto. Supponiamo che, a questo
punto, l'assegno venga perso, rubato o trafugato durante il suo iter
burocratico e che, massima scalogna, le procedure di richiesta 'bonaria'
attivate dall'Istituto non vadano a buon fine. Qualsiasi persona corretta
immagina che, tramite specifiche assicurazioni o appositi capitoli di spesa,
la banca si sobbarchi l'onere di tali 'disguidi'... E INVECE NO: trincerati
dietro la clausola 'salvo buon fine' delle norme ABI, i 'briganti' in
questione (a questo punto è proprio il caso di chiamarli in questo modo)
HANNO LA FACCIA TOSTA DI FAR RICADERE SUI LORO CLIENTI GLI ONERI del caso. A me sembra una cosa di
una gravità inaudita, assolutamente non giustificabile dall'esiguità dei casi
rispetto al numero enorme degli assegni trattati, bensì semplicemente
illogica nonchè CRIMINALE, visto che si tratta di un vero e proprio FURTO nei
confronti dei clienti. E non mi interessa se,
alla fine, qualcuno riesce a spuntarla: il tempo perso dietro alle
segnalazioni ed ai reclami chi te lo rimborsa? Carlo INCARBONE
(Collegno,TO) www.INCArlo.subito.cc |
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