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Tutto il saccente ostentare di 'seria preoccupazione', da parte della maggior parte dei nostri politici, per gli enormi interessi personali che il neo-eletto leader di Forza Italia avrebbe (date le dimensioni dell'impero Fininvest) mi ha fatto venire in mente una cosa: i cosiddetti "conflitti d'interesse" non riguardano solo l'onorevole Berlusconi, ma chiunque si metta in politica.
Infatti, a meno che non si tratti effettivamente di una persona 'francescana' al 100%, il politico ha inevitabilmente quel tanto di proprietà, denaro ed interessi di vario genere che lo rendono potenzialmente 'interessato' e quindi 'sospettabile' esattamente come il Cavaliere.
Prova ne è la famosa proposta, apparentemente 'popolare' e 'rivoluzionaria', avanzata da Rifondazione poco prima delle elezioni: tassazione dei BOT con l'esclusione dei 'piccoli risparmiatori'… ovvero gli importi inferiori ai 200 (duecento) milioni! Si tratta dei risparmi del 'metalmeccanico medio', quello (per intenderci) da un milione e 200mila al mese, oppure piuttosto quelli del parlamentare 'alternativo' tipico?
Chiunque è libero di non fidarsi delle dichiarate buone intenzioni dei nuovi arrivati, ci mancherebbe! Basta però che non si tratti di critiche 'a senso unico', dal piedistallo di chi si crede 'diverso'!
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