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illustrissimi:
leggo quasi incredulo, a pagina 30 della Vs rivista (Missioni Consolata, numero di Giugno), che il profilattico sarebbe UNICA ed EFFICACE BARRIERA all'infezione in oggetto; scoperto, poi, che l'autore è un medico... capisco che si tratta del solito caso di 'disinformazione medico-scientifica'. Per farla breve, diversi studi a livello universitario, già a metà anni '80, hanno evidenziato che il profilattico permette un abbattimento del rischio di contagio di circa un 80% (su un periodo di due anni) ...il che lo rende uno 'strumento' tutt'altro che efficace, visto che rimane un bel 20% di possibilità d'infezione. La cosa è ben documentata, per esempio, sul numero 1995/5 di MEDICINA e MORALE, ma è quasi 'contro-informazione', ai giorni nostri: significa, in pratica, che - escludendo gli 'incidenti' di trasfusione, peraltro non eliminabili a colpi di preservativo - la VERA unica ed efficace barriera contro la 'peste' di questi decenni starebbe proprio nella classica 'ricetta della nonna' (Castità prima del Matrimonio e Fedeltà nel Matrimonio).
La preoccupazione più diffusa, però, anche negli ambienti cattolici, è quella di salvaguardare a tutti i costi la 'rivoluzione sessuale' degli anni '60, e quando a tale 'preoccupazione' si aggiunge il condizionamento delle Case Farmaceutiche (per le quali, un ritorno alla suddetta 'ricetta' rappresenterebbe un danno economico incalcolabile, nel settore della contraccezione) il gioco è fatto: anche i medici 'cattolici' finiscono per ripetere a pappagallo la 'bugia' del secolo.
Carlo INCARBONE (Collegno,TO)
http://iNCArlo.SuperEva.it
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